I nonni vigili e forme di volontariato per la terza età 

Anziani e volontariato: una scelta utile che migliora la vita

Gli anziani impegnati in attività di volontariato sono più soddisfatti della loro vita rispetto alle persone della stessa età non coinvolte attivamente nel mondo della solidarietà sociale. Lo conferma il 26° rapporto annuale Istat sulla situazione del Paese, rilevando che lo scarto nel benessere percepito tra chi fa o non fa volontariato arriva a quasi il 21% tra le persone della terza età.

Possiamo quindi affermare senza esagerazioni che il volontariato fa bene sia a chi lo riceve sia a chi lo compie. 

 L’impegno regolare a favore degli altri mantiene gli anziani attivi e riduce la percezione di solitudine. Il volontariato restituisce agli anziani un ruolo sociale utile e gratificante, che spesso non viene più percepito con la fine del lavoro retribuito e dell’esercizio di una professione. Fare volontariato riduce i sintomi depressivi e mantiene attive le capacità cognitive, fattori fondamentali per promuovere l’invecchiamento attivo e il benessere psicofisico della persona.

Inoltre il volontariato facilita l’inserimento degli over 65 in un’organizzazione sociale e crea una rete di legami regolari con altre persone: occasioni di confronto, dialogo, apprendimento, momenti di condivisione e di svago. Nella terza età, infatti, le occasioni per socializzare diminuiscono e operare in un’associazione di volontariato permette di sentirsi parte attiva della comunità e di offrire un contributo importante. Inoltre, il volontariato ha il potere di attivare il fattore volontà, motivando la persona anziana a imparare cose nuove e a impegnarsi in un obiettivo da raggiungere insieme ad altri.

Nonni vigili, una forma di volontariato coinvolgente e utile per la comunità locale

Ci sono moltissimi modi per un anziano di mettere al servizio della comunità locale energie, tempo e senso civico. D’altra parte, con i tagli alla spesa pubblica e al welfare, il volontariato ha spesso un’importanza fondamentale per assicurare alcuni servizi ai cittadini.

La figura del nonno o della nonna vigile è una formula adottata da un numero sempre maggiore di amministrazioni comunali, capace di offrire un contributo importante alla collettività e di essere coinvolgente per un numero crescente di anziani.

Di cosa si occupa un nonno o una nonna vigile?

Con questa espressione affettuosa si indicano quegli anziani che svolgono un servizio quotidiano di sorveglianza presso le scuole, negli orari di ingresso e uscita, e in prossimità di parchi e giardini comunali, campi sportivi e altri luoghi di pubblico interesse. La loro presenza fa in modo che le zone prossime alle scuole o frequentate da bambini siano sicure nonostante il traffico, e che gli studenti possano attraversare la strada e transitare in sicurezza verso le fermate dell’autobus e giocare serenamente nelle aree verdi.

Ogni Comune declina il servizio a seconda delle proprie esigenze in supporto all’operato della Polizia Locale. Spesso oltre al nonno vigile esistono altri volontari a cui vengono delegate attività simili, per esempio controllare i bambini durante il tragitto sullo scuolabus, accompagnarli in mensa nel caso in cui occorra fare un tratto in strada per raggiungerla, aiutare i più piccoli o quelli meno autonomi durante i pasti. Spesso i nonni volontari si occupano anche del servizio “Piedibus”, il trasporto organizzato a piedi per gli scolari che, accompagnati da una guida a capofila e un controllore a chiusura, effettuano un percorso prestabilito con fermate fisse vicino casa. 

Presentazione delle candidature e requisiti per diventare nonni vigili

La figura del nonno e della nonna vigile rispetta alcuni requisiti che ogni Comune stabilisce attraverso le sue Deliberazioni. In generale:

  •  è una prestazione su base volontaria che non costituisce rapporto di pubblico impiego
  • non comporta un orario di servizio anche se è fondamentale stabilire un sistema di turni tra volontari da rispettare rigorosamente
  • può prevedere un rimborso spese sulla prestazione giornaliera con tariffe stabilite dal Consiglio Comunale
  • prevede una formazione iniziale e la dotazione di strumenti come pettorina rifrangente, paletta e così via

Per candidarsi al ruolo di nonno e nonna vigile bisogna informarsi presso il Comune di residenza, che annualmente pubblica un bando, o presso il Comando di Polizia Locale.

 I requisiti personali per diventare nonno o nonna vigile sono:

  • avere un’età compresa tra 55 anni e 75 anni (i singoli Comuni possono stabilire fasce di età diverse)
  • essere pensionato (in alcuni Comuni il bando è aperto anche a inoccupati, disoccupati, lavoratori in cassa integrazione o mobilità)
  • essere residente nel Comune dove si svolge il servizio (o nell’Unione di Comuni che organizza il servizio per i propri comprensori scolastici)
  • godere di buona salute, suffragata da un certificato medico che attesta l’idoneità psicofisica al lavoro
  • essere in possesso dei diritti civili e politici, senza condanne e carichi penali pendenti.

Altre forme di volontariato per gli over 65 nella comunità locale

I settori in cui una persona anziana può impegnarsi in rapporto alle proprie forze sono tanti e rappresentano un importante contributo per la comunità.

I volontari della terza età offrono all’associazionismo un bagaglio prezioso di esperienze professionali e competenze specifiche e, allo stesso tempo, si sentono a proprio agio svolgendo con sicurezza mansioni che conoscono bene. Le competenze ricercate sono tantissime: cuochi, esperti di lavori manuali per piccole manutenzioni, contabili, segretarie, ruoli manageriali e di coordinamento, ex insegnanti, infermieri, educatori, appassionati di bricolage o di lavori creativi.

 A seconda delle attitudini individuali, sono molte le attività di volontariato diffuse capillarmente in tutta Italia:

  • assistenza e compagnia a persone malate, anziane o in condizione di bisogno: il contributo dei volontari è fondamentale in questo ambito e spazia dal volontariato domiciliare a ospedali, case di riposo e di cura. Potete offrire la vostra disponibilità alla sede Auser più vicina a voi, consultare negli ospedali di zona la bacheca riservata alle associazioni attive o impegnarvi in una delle associazioni che supportano le persone e le famiglie che convivono con varie forme di handicap e patologie invalidanti 
  • iniziative contro la povertà: in tutte le cittadine sono attive Caritas, mense dei poveri e Banco Alimentare, istituzioni che si basano sul volontariato. L’impegno spazia dall’aiuto in cucina alle raccolte periodiche di beni di prima necessità, dalla gestione del magazzino agli eventi di raccolta fondi
  • progetti di cittadinanza attiva legati al territorio: esistono tante forme di impegno volontario vitali per le comunità locali: manutenzione di aree verdi, orti urbani, gestioni di spazi aperti alla cittadinanza, come centri ascolto, punti di aggregazione, pro-loco, organizzazione di momenti di festa e di manifestazioni 
  • volontariato in ambito culturale e turistico: specialmente nei piccoli Comuni, le istituzioni culturali hanno urgenza di volontari: tenere aperte le biblioteche, catalogare i libri e gestire i prestiti, formarsi come guide volontarie per far conoscere i beni culturali locali e permettere a tante persone di visitarli (ad esempio, il volontariato nelle Giornate FAI di primavera e di autunno). Leggere ad alta voce per gli ospiti di ospedali e case di cura è un’opportunità che alcuni Assessorati alla Cultura ed enti come il Circolo dei Lettori di Torino stanno promuovendo attraverso la formazione dei volontari per la lettura
  • progetti in ambito educativo: per chi ha esperienza come educatore o insegnante, esistono ovunque progetti di supporto per il doposcuola per i bambini, anche con necessità particolari, e corsi di alfabetizzazione per stranieri
  • iniziative a favore dell’ambiente e degli animali presso canili e gattili di zona e associazioni locali che promuovono la cura dei sentieri e delle aree verdi.

Come trovare il progetto di volontariato più adatto a voi?

I canali per trovare l’attività di volontariato più adatta a voi sono tanti.

Su giornali e radio locali si parla spesso degli enti di volontariato attivi sul territorio: è un primo modo per capire cosa fanno e per decidere di andarli a conoscere. Se siete attivi su internet e sui social network potete trovare facilmente le associazioni attive intorno a voi per le cause che vi stanno a cuore.

In base ai vostri valori etici e convinzioni personali, non avrete difficoltà a conoscere associazioni di ispirazione religiosa o laica, legate a sindacati, patronati e partiti politici che si impegnano attivamente a favore di molte cause.

Nelle città medio-grandi spesso è attivo lo Sportello per il Volontariato, oppure potete informarvi in Comune o nella circoscrizione di riferimento. In molte cittadine una volta l’anno, si organizza una festa del volontariato in cui le associazioni attive sul territorio si presentano e accolgono i potenziali volontari. Nei piccoli centri potete fare riferimento al Comune, alla Pro Loco, al distaccamento locale della Croce Rossa.