Anziani e Coronavirus: consigli per vivere la quarantena in sicurezza
I dati statistici sui contagi da Coronavirus dicono che finora la fascia di popolazione con più di 65 anni di età è stata più soggetta al contagio da Covid-19 e ha manifestato i sintomi più seri. In particolare, sono gli anziani con una o più patologie preesistenti i più esposti alla virulenza della malattia.
Seguire alcune semplici norme di comportamento dettate dalle autorità permette alle persone anziane di affrontare più serenamente la vita quotidiana e la quarantena, riducendo i rischi di contagio.
Misure di protezione personale valide per tutta la popolazione
Vale la pena riassumere le regole comportamentali diramate dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a cui tutta la popolazione, indipendentemente dall’età, deve attenersi scrupolosamente:
- Restare a casa e uscire solo per esigenze lavorative, motivi di salute o di reale necessità
- Lavarsi spesso le mani con sapone o igienizzanti per almeno 20 secondi e ripetere l’operazione ogni volta che si esce di casa e si toccano maniglie, corrimano, ascensori, chiavi e così via
- Nei contatti personali mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro, evitare abbracci e strette di mano
- Starnutire e tossire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani sporche
- Mantenere una corretta igiene in casa e pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- Usare la mascherina nei contesti in cui il virus circola o quando si sospetta di essere malati. In Lombardia e in Toscana dal 4 aprile è obbligatorio indossarla ovunque fuori casa.
Per rispondere ai dubbi e alle domande dei cittadini, è in funzione il numero di pubblica utilità 1500, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Anziani, come comportarsi nella vita quotidiana
Anche le persone anziane possono trovarsi in una situazione di disagio dovuta all’atmosfera di preoccupazione diffusa e alle limitazioni alla libertà di spostamento individuale introdotta per limitare il contagio.
È molto importante per gli anziani conoscere e utilizzare gli strumenti che le autorità hanno predisposto per soddisfare in sicurezza le esigenze fondamentali di fare la spesa, curarsi, procurarsi le medicine e ricevere assistenza. Infatti, grazie alle associazioni di volontariato autorizzate, ai servizi di consegna a domicilio e alle reti informali di aiuto, gli anziani possono limitare al massimo le uscite e i rischi di contagio.
Ecco alcuni suggerimenti pratici da seguire per affrontare questo periodo di isolamento in modo sicuro e sereno.
Cura della salute
È fondamentale continuare a prendere i farmaci abituali. Se si hanno malattie croniche, è meglio attivarsi con anticipo per non rimanere sforniti dei medicinali che si devono assumere con continuità (nel paragrafo successivo ci sono le istruzioni per procurarsi ricette mediche e farmaci). Per qualsiasi dubbio è opportuno contattare telefonicamente il proprio medico curante. Chi deve sottoporsi a trattamenti sanitari periodici come dialisi, esami di controllo del diabete, ecc, deve fare riferimento al proprio medico curante o al servizio ospedaliero di riferimento per conoscere le modalità con cui verrà effettuato il servizio.
Per mantenere il benessere dell’organismo occorre evitare il freddo e gli sbalzi di temperatura, in quanto possono facilitare l’insorgere di influenze e raffreddori che, anche se non hanno nulla a che fare con il Covid-19, rischiano di indebolire l’apparato respiratorio.
I medici consigliano di consumare regolarmente frutta e verdura e seguire un’alimentazione equilibrata, senza cedere alla tentazione di mangiare di più per la noia dovuta all’isolamento. L’attività fisica subisce delle limitazioni ma non deve fermarsi. Bisogna cercare di mantenersi attivi in casa e sul terrazzo o nel cortile di casa, alzandosi ogni ora e camminando qualche minuto. Se si ha a disposizione una cyclette, è il momento giusto per riprendere a utilizzarla.
Andare dal medico e procurarsi i farmaci
Per qualsiasi necessità o se si avvertono sintomi, è consigliabile contattare telefonicamente il proprio medico curante invece di andare di persona nel suo studio. Se riterrà il caso, il medico fisserà un appuntamento premurandosi di non far sostare più pazienti contemporaneamente in sala d’attesa e igienizzando l’ambiente tra un paziente e l’altro, o effettuerà una visita a domicilio rispettando il protocollo di sicurezza.
Per rendere più semplice l’acquisto dei farmaci soggetti a prescrizione medica, i medici sono autorizzati a comunicare o a inviare via mail ai pazienti il promemoria della ricetta dematerializzata.
Per evitare code in farmacia, è disponibile un servizio gratuito di consegna farmaci a domicilio nell’ambito del servizio di assistenza per le persone fragili. Per farne richiesta occorre contattare il numero verde 800 06 55 10 (attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7), che si rivolge al comitato della Croce Rossa più vicino. I volontari, riconoscibili dall’uniforme, possono ritirare direttamente la ricetta presso lo studio medico o farsi comunicare il numero NRE della ricetta, il codice fiscale del destinatario e poi andare in farmacia anticipando l’importo. I medicinali, insieme allo scontrino valido ai fini delle detrazioni fiscali, sono consegnati in busta chiusa al destinatario, che provvede a corrispondere l’eventuale costo del medicinale anticipato al farmacista dai volontari. Inoltre, molte farmacie effettuano consegne a domicilio e in tanti Comuni sono attivi gruppi di volontari disponibili per questo genere di commissioni.
Fare la spesa
Moltissimi negozi di vicinato, aziende agricole e supermercati hanno attivato servizi di consegna della spesa a domicilio. Prima di tutto si può verificare con i propri negozi di fiducia se effettuano consegne a casa o se, in alternativa, prendono ordini al telefono e permettono di andare a ritirare la spesa all’orario concordato, evitando le attese. Le reti informali di vicinato si stanno dimostrando molto efficaci nell’aiutare gli anziani con la spesa e le piccole commissioni.
Molti Comuni hanno predisposto servizi di consegna spesa per gli anziani, gestiti da volontari autorizzati. Anche alcune associazioni come Auser sono attive in questo senso presso le persone anziane più fragili. In alternativa a queste soluzioni, è possibile contattare il numero verde nazionale 800 06 55 10, che gestirà la richiesta appoggiandosi al Comitato della Croce Rossa più vicino.
Combattere l’ansia e la solitudine
La sensazione di isolamento forzato può facilitare i pensieri ansiosi. È importante mantenere una serenità di fondo osservando alcune buone abitudini:
- la sovrabbondanza di informazioni sull’epidemia può causare un senso di ansia e impotenza. È giusto rimanere informati, ma è meglio limitarsi a 1-2 telegiornali quotidiani o alla lettura di un quotidiano
- le telefonate a parenti e amici e le videochiamate sono utili per sopperire all’assenza di interazioni di persona. Tutti avvertono l’esigenza di mantenere gli scambi interpersonali e saranno felici di condividere questo momento con dei contatti più frequenti. Per chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia e con internet, questo periodo può essere una buona occasione per imparare, anche con l’aiuto dei nostri consigli e delle nostre guide
- dedicare tempo alla cura personale, all’igiene della casa e alla preparazione attenta di pasti equilibrati
- riprendere hobby e passatempi che richiedono impegno mentale e attenzione, allontanando i pensieri negativi: lavoro a maglia, ricamo, cruciverba, lettura, ascolti musicali e così via
È consentito a figli, familiari o badanti di uscire di casa per recarsi da un anziano non autosufficiente per aiutarlo nelle sue necessità quotidiane.
Chi entra in contatto con un anziano non autosufficiente deve attenersi scrupolosamente alle misure di protezione personale in vigore: rispettare le distanze personali di un metro, non baciare o abbracciare l’anziano, lavarsi accuratamente le mani e indossare vestiti puliti, rinunciare a fargli visita se si avverte il minimo sintomo riconducibile al Covid-19 o a una forma influenzale. È anche importante limitare il numero delle persone e la durata delle visite.
Gli operatori socio-sanitari che assistono anziani non autosufficienti sono formati e attrezzati per tutelarne la salute. La stessa attenzione è richiesta a familiari e personale d’assistenza impegnato a lavare, cambiare, accudire o medicare un anziano: seguire un’igiene personale rigorosa prima di accostarsi all’anziano, indossare guanti e mascherina monouso, igienizzare sanitari, pavimenti, superfici e strumenti e lavare frequentemente e ad alta temperatura lenzuola e asciugamani.