Come affrontare la pensione

Consigli per vivere l’età della pensione in modo attivo e sereno
Quante volte, nei lunghi anni di lavoro, capita di pensare alla pensione come ad un traguardo lontano? L’età della pensione inaugura una fase della vita in cui finalmente è possibile abbandonare i ritmi serrati del lavoro per dedicarci a ciò che amiamo, godendo un meritato relax.
Per fare in modo che la vita da pensionati corrisponda ai nostri desideri, è importante organizzarsi per coglierne le opportunità e per creare delle abitudini di vita soddisfacenti.
La vita da pensionati, dopo un primo momento di agognato relax, può presentare qualche insidia. Il ritmo con cui le giornate, le settimane e l’anno sono scanditi cambia radicalmente, ed è importante costruire una nuova dimensione appagante.
Gli impegni, le responsabilità, le gratificazioni della routine lavorativa e i rapporti con i colleghi non fanno più parte della quotidianità e l’identità professionale che ci ha accompagnati per decenni non ci definisce più.
Il tempo libero, se non viene organizzato attivamente, può lasciare spazio alla noia e alla solitudine. Può subentrare la sensazione di avere un ruolo marginale nella società e nella famiglia, di essere improvvisamente diventati anziani, poco utili.
Questo sentimento va contrastato con decisione adottando uno stile di vita attivo, consapevoli che, con l’allungamento della vita media e il miglioramento della qualità di vita degli anziani, si apre una nuova fase in cui sentirsi protagonisti. La possibilità di disporre di tempo da dedicare a interessi personali o ad attività utili ai familiari e alla comunità è una grande risorsa da scoprire.
Festeggiare la pensione come un rito di passaggio
La data che indica la fine del lavoro e l’inizio della pensione è un autentico momento di passaggio della vita. Celebrarlo insieme alle persone care ci aiuta a sancire simbolicamente l’ingresso in una nuova fase dell’esistenza e a definire in modo positivo la nostra nuova identità.
Compagni di lavoro, familiari e amici saranno lieti di festeggiare questo traguardo insieme a noi con un pranzo o un evento. Probabilmente si informeranno sulle nostre passioni e interessi per farci un regalo significativo: una macchina fotografica, attrezzatura sportiva o per coltivare un hobby, un abbonamento in palestra o a teatro. Questo dono sarà un utile spunto per iniziare a riorganizzare le nostre giornate.
Molte persone amano inaugurare la pensione concedendosi un viaggio in compagnia del coniuge o dei familiari: una meta esotica o una città d’arte, una crociera, un viaggio in camper o in barca a vela, un’intera stagione di relax al mare. Grazie al trattamento di fine rapporto, spesso si può realizzare un desiderio importante: un’auto nuova, lavori di rinnovamento domestico, una seconda casa da ristrutturare.
Investire sulla previdenza e sulla sicurezza per gli anni a venire
Anche se al momento ci si sente nel pieno delle energie, vale la pena soffermarsi su alcune strategie per affrontare gli anni a venire con serenità. Esistono assicurazioni sanitarie dedicate agli over 65, che offrono copertura e supporto in caso di sopraggiunte limitazioni all’autonomia e all’autosufficienza, come i servizi di assistenza a domicilio. Sono numerose le polizze dedicate alla Terza Età contro furti e rapine, infortuni e incidenti domestici, viaggi. È anche possibile sottoscrivere dei piani di investimento che erogheranno un importo mensile integrativo alla pensione a decorrere da un determinato momento, utili per integrare il reddito in caso di spese di assistenza e salute impreviste.
A livello domestico, è importante dotare la propria abitazione di migliorie e dispositivi che ci aiutano a superare le barriere architettoniche. Un montascale a poltroncina, per esempio, è fondamentale per garantire l’autonomia di movimento se l’appartamento presenta dei dislivelli: è utile sia in caso di infortuni o di perdita di autonomia, sia per evitare di affaticarsi con il passare degli anni, affrontando le scale più volte al giorno. Anche la domotica viene in aiuto, con una varietà di dispositivi che rendono la casa più fruibile: serrande elettriche, dispositivi telecomandati o a comando vocale, antifurto e cercapersone, collegamento con la centrale operativa responsabile del servizio di assistenza da remoto.
Creare una nuova routine
L’invecchiamento attivo è la chiave per mantenersi in buona salute fisica ed emotiva il più a lungo possibile.
È importante vivere la nuova condizione in modo propositivo e attivo per non cadere in sensazioni di noia, isolamento, mancanza di obiettivi che, se ignorate, possono degenerare in stati di depressione.
Prima di tutto, è utile stabilire nuove abitudini e occupare le giornate con impegni, mansioni, compiti di routine e piaceri, e dedicare regolarmente del tempo all’attività fisica. Le tariffe sportive agevolate per gli over 65 sono diffuse e permettono di assecondare le proprie attitudini scegliendo tra corsi di ginnastica dolce, nuoto e acquaticità, camminate in gruppo al parco o all’aria aperta, bicicletta, anche con pedalata assistita. Se non ci si vuole impegnare in un’attività fissa, un ottimo compromesso è una camminata giornaliera di almeno 40 minuti, abitudine salutare per mantenere in allenamento l’apparato cardiocircolatorio e quello muscolo scheletrico.
Il tempo a disposizione ci permetterà di renderci utili in famiglia, offrendo a figli e familiari collaborazione per commissioni, piccole manutenzioni, lavori domestici e accudimento dei nipotini. È comunque importante fare in modo di conservare degli spazi di autonomia dalla dimensione familiare. Nella Terza Età la socialità è una dimensione importante, spesso sottovalutata.
Un’ottima idea è inserirsi in un’associazione esistente sul territorio, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali o esperienziali. Ovunque esistono associazioni attive in campo socio-culturale, assistenziale, sanitario, sportivo, che basano la propria sopravvivenza sull’attivismo dei volontari: persone impegnate nell’ascolto, nell’accoglienza e nell’organizzazione di eventi, nel supporto tecnico e amministrativo, volontari abili nei lavori manuali, autisti. Far parte di un’associazione offre un appagamento che deriva dalla sensazione di essere utili e ci inserisce in un nuovo contesto di relazioni che sostituisce il vuoto lasciato dal lavoro.
Anche l’impegno attivo nella comunità in cui si vive offre molte occasioni di partecipazione: l’attivismo nelle ProLoco, l’impegno politico negli enti locali, l’organizzazione di eventi per valorizzare il territorio, il volontariato a favore dei beni culturali.
Disporre finalmente di tempo permette di approfondire le passioni che durante gli anni lavorativi si era costretti a trascurare e scoprirne di nuove. Gli assessorati alla cultura, le associazioni di promozione sociale come Arci, Endas e la rete delle Università della Terza Età su tutto il territorio nazionale offrono un ventaglio di corsi, conferenze, attività e viaggi che costituiscono importanti occasioni per approfondire tanti argomenti e per socializzare.
Prendersi cura di un orto o di un giardino è un’attività che dà soddisfazioni e ripaga l’impegno quotidiano. Se non si dispone di un proprio orto, ci si può informare presso il Comune di residenza per essere inseriti nelle graduatorie di assegnazione di un orto urbano, oppure si può iniziare con un semplice orto sul terrazzo.