Anziani in casa dei figli

Il ruolo dei familiari e l’importanza dell’assistenza

Quante volte, alla televisione o sui giornali, sentiamo parlare del ruolo importantissimo che i nonni hanno nella società moderna.Sempre più spesso sono risorse insostituibili per i propri figli, perché si occupano dei nipoti quando non sono a scuola e li aiutano economicamente in caso di bisogno.

D’altra parte, in una società in cui il tempo a disposizione è sempre meno, tra i molti impegni di tutti i membri della famiglia, i nonni in pensione possono essere davvero un valido aiuto!

Ma non dobbiamo dimenticare che nella nostra società molte persone anziane si trovano in situazioni diverse da questa. Potrebbero essere loro, infatti, ad avere bisogno di assistenza, per problemi di salute.

Cosa succede in questi casi?

Le opzioni possono essere diverse.,Oggi però vogliamo concentrarci in particolare sugli anziani che, per varie necessità, vivono insieme ad uno dei propri figli.

Spesso la situazione da affrontare è complessa, perché i figli in questi casi devono imparare a prendersi cura dei propri genitori, con un’inversione di ruoli rispetto alla normalità.

Come conciliare questa nuova responsabilità con gli impegni di tutti i giorni? Quale assistenza fornire alla persona anziana e quali sussidi richiedere alle istituzioni? Rispondiamo insieme a tutte queste domande.

Gli obblighi dei figli e i bisogni della persona anziana

Iniziamo con l’analizzare quelli che sono gli obblighi che i figli hanno nei confronti dei genitori anziani, anche quando non è prevista la convivenza.

Secondo la legge italiana i figli sono tenuti innanzitutto a fornire ai loro genitori assistenza economica nel caso in cui i genitori si trovino in uno stato di bisogno, non essendo in grado di provvedere da soli al proprio sostentamento.

Tutti i figli hanno questo obbligo, ma ciascuno in base alle proprie possibilità. Questo in concreto significa che gli aiuti economici ai genitori dovranno essere proporzionati al proprio reddito, in modo che nessuno dei membri della famiglia venga messo in difficoltà. È possibile trovare un accordo da soli su questo aspetto oppure rivolgersi a un giudice.

Questo rientra tra gli obblighi di assistenza familiare e non fornire i mezzi per la sussistenza ai propri genitori in stato di bisogno vuol dire violare la legge e costituisce reato.

Non dimentichiamo poi un altro aspetto molto importante: oltre all’aiuto economico, la persona anziana potrebbe aver bisogno di sostegno morale e assistenza fisica.

In molti casi, per esempio,il genitore potrebbe non essere completamente autosufficiente e avere bisogno di una mano per spostarsi, fare la spesa, preparare da mangiare, pulire la casa.

In queste situazioni i figli hanno il dovere di non abbandonare la persona anziana, perché, se lasciata sola, il rischio sarebbe di isolarla completamente dal nucleo familiare e dalla società, impedendole di compiere azioni basilari e, in casi estremi, mettendo a repentaglio anche la sua incolumità.

In questo senso, abbandonare una persona anziana a se stessa, quando non è completamente autonoma, equivale ad abbandonare un minore o una persona incapace, ed è quindi anche in questo caso reato.

Attenzione: anche quando la persona anziana rifiuta l’assistenza,questi obblighi sono comunque validi per legge. Spesso, per evitare di sentirsi un peso per gli altri o perché non ha piena coscienza della gravità della situazione, il genitore dichiara di non voler essere assistito. Questo però non sollevai figli dalle proprie responsabilità giuridiche.

Ma allora, una volta chiari i doveri che i figli hanno nei confronti dei propri genitori, cosa fare? Come comportarsi a seconda dei casi e come imparare ad assistere il proprio papà o la propria mamma senza intaccare la qualità della vita di nessun membro della famiglia, soggetti anziani compresi?

Prima di tutto valutate quale potrebbe essere la forma di assistenza più adatta, a seconda anche delle problematiche che la persona deve fronteggiare.:In alcuni casi potrebbe essere necessaria la presenza di qualcuno in casa 24 ore su 24, in altri potrebbe bastare un’assistente a domicilio solo in alcuni momenti della giornata.

Informandosi presso il proprio Comune di residenza, l’ASL oppure presso alcune associazioni sul territorio, è possibile per esempio ricevere assistenza domiciliare per tutte quelle persone anziane che hanno difficoltà a spostarsi, cucinare, fare delle commissioni, pulire casa. Possono venire consegnati pasti a domicilio, può essere fornita assistenza infermieristica, possono essere organizzati spostamenti per visite mediche, per fare la spesa, per partecipare ad eventi sociali.

Nei casi in cui fosse necessaria la presenza di qualcuno giorno e notte, la soluzione ideale potrebbe essere invece quella di assumere una badante, cioè una persona che effettivamente risiede in casa con voi e fornisce assistenza continua alla persona anziana. La badante si occupa normalmente di prepare i pasti, tenere pulita la casa, controllare che vengano assunti i farmaci, aiutare l’anziano ad uscire durante il giorno.

Quando le difficoltà principali riguardano il movimento dentro e fuori casa, è possibile anche ricorrere ad appositi ausili, come deambulatori, carrozzine, montascale, che l’assistente o la badante potranno aiutare ad utilizzare.

In ogni caso prendete queste decisioni in base alle esigenze del genitore e degli altri membri della famiglia, coinvolgendo tutti nella scelta.

I diritti dei familiari per garantire una migliore assistenza

Ora che sappiamo quali sono i doveri dei figli, rivolgiamo un attimo la nostra attenzione verso quelli che sono invece i diritti dei familiari nel caso in cui vivano con il genitore anziano e debbano fornirgli assistenza.

In particolare esiste una serie di agevolazioni che i familiari possono richiedere per garantire la giusta assistenza ai propri genitori.

Un esempio è l’indennità di accompagnamento: un rimborso che viene riconosciuto nei casi in cui la persona anziana non riesce a deambulare autonomamente e a compiere le azioni basilari della quotidianità. Si chiama così proprio perché in queste situazioni la persona anziana ha bisogno di un accompagnatore sempre presente.

Per ottenere l’indennità di accompagnamento è necessario essere in possesso di un certificato medico di invalidità e accompagnamento, da inviare all’INPS entro 90 giorni dalla data del rilascio. Successivamente la persona anziana sarà sottoposta ad una visita di controllo e saranno richiesti ulteriori moduli per autocertificare la propria situazione socio-amministrativa, al fine di poter ricevere effettivamente il contributo.

Un altro diritto molto importante che può essere esercitato dai familiari è quello garantito dalla legge 104: i familiari possono richiedere tre giorni di permesso mensili, oppure due anni di congedo consecutivi dal lavoro, per fornire assistenza al genitore. Non finisce qui: chi convive con il genitore anziano può richiedere anche la pensione anticipata, se sono stati maturati almeno 30 anni di contributi.

Convivendo con il genitore, inoltre, quest’ultimo entrerà a far parte dello stato di famiglia e sarà considerato familiare a carico. Potranno quindi essere detratte diverse spese, come quelle mediche o per i farmaci, e potrà essere richiesta anche una detrazione dell’Irpef.

Infine, un emendamento della recente Legge di Bilancio 2018 prevede l’istituzione di un fondo per chi assiste familiari anziani o gravemente malati. Si parla in particolare di “caregiver” familiare, una figura che si dedica in modo non professionale all’assistenza degli anziani non autonomi, delle persone malate o con disabilità.

Il fondo messo a disposizione per gli anni 2018, 2019 e 2020 è di 60.000€ totali (20.000€ annui). Devono ancora essere decisi i dettagli, perciò è importante tenersi aggiornati nei prossimi mesi per non perdere le novità riguardo questi contributi economici.

Insomma, quando il genitore anziano convive con il proprio figlio, i problemi, le esigenze e le soluzioni sono sempre diversi caso per caso.

L’importante è non dimenticare l’affetto e l’aiuto concreti che i familiari,possono dare alla persona anziana. E non sottovalutare le richieste di aiuto e il desiderio di autonomia dei soggetti che, se ascoltati e assistiti adeguatamente, possono vivere questa fase della vita serenamente insieme ai propri cari.