I bisogni degli anziani autosufficienti

Chi ha parenti o genitori anziani spesso si chiede fino a quando i propri cari potranno vivere in modo indipendente e senza aiuti. Finché sono autosufficienti, infatti, il contributo di figli e nipoti può essere marginale. Ma col passare degli anni, l’idea che un genitore, una zia o un nonno non possa vivere in completa autonomia, può spaventare. In realtà, ogni persona anziana è diversa, così come la sua storia, i suoi bisogni, le sue risorse e la sua capacità di rimanere attiva nello spazio personale e sociale. Senza contare che oggi, complice l’invecchiamento della popolazione, sono sempre più numerose le iniziative che promuovono la socializzazione e l’autonomia delle persone anziane.
Aumentano le iniziative dedicate alle persone anziane
Secondo le stime della Conferenza mondiale sull’invecchiamento, tenutasi nel 2022, un quinto della popolazione avrà più di 65 anni entro il 2030.
La vita media si allunga, mentre i tassi di natalità sono ogni anno più bassi. Due fattori che mettono in evidenza la centralità del ruolo e del benessere delle persone anziane: sempre più numerose e anche sempre più attive nella società.
Di pari passo, aumentano anche iniziative e servizi dedicati a loro, come gruppi di cammino, viaggi in compagnia, corsi per la terza età e i prodotti pensati proprio per migliorare la vita quotidiana, favorire l’autonomia e permettere alle persone anziane di mantenere una buona qualità di vita.
In moltissimi comuni italiani sono attivi centri di ritrovo che offrono varie possibilità di aggregazione, come corsi di formazione e di attività fisica, che possono essere gratuiti, su base volontaria o a pagamento. Ad esempio, l’università della terza età o l’università popolare spaziano dalle classiche lezioni frontali di materie come filosofia e storia, all’informatica per imparare a navigare su Internet in modo utile e consapevole. L’attività fisica regolare in compagnia, in particolare, contribuisce all’autostima, al buonumore e a mantenere alte le risorse psicologiche di una persona, anche perché crea occasioni importanti di socializzazione.
Pensiamo a un gruppo di cammino che si ritrova con regolarità: può diventare l’appuntamento irrinunciabile di chi vive solo. La passeggiata quotidiana o un’attività più strutturata, come seguire un corso di ginnastica per anziani, sono momenti importanti per uscire di casa e prendersi cura della propria salute. Aiutano a migliorare il tono muscolare e la circolazione sanguigna, a mantenere il peso ideale e a tenere sotto controllo o scongiurare alcune patologie tipiche dell’età, come il diabete o la pressione alta.
Le attività pensate e progettate per la terza età nel nostro paese sono tante e non è possibile elencarle tutte. Molte rientrano nel progetto Città Sane, rete italiana OMS, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e volto ad aiutare le città a perseguire concretamente il benessere della comunità e a definire il ruolo delle città come promotrici di salute. Ecco alcune iniziative che fanno percepire il valore della cultura della cura della persona anziana nel senso più ampio del termine.
Il primo è “CamminaMenti… Le menti in cammino”: un’iniziativa della città di Udine pensata per gli over 50, che si articola in una serie di “percorsi di stimolazione cognitiva finalizzati a promuovere l’invecchiamento in salute della popolazione anziana e a prevenire il decadimento cognitivo”, che vanno dallo yoga alle visite ai musei.
Progetti per contrastare la solitudine
Un altro esempio è il programma “No alla Solit’Udine” dedicato alle persone anziane che vivono da sole e non possono contare su un supporto familiare. Grazie a esso è possibile ricevere assistenza per la gestione di pratiche quotidiane come ritiro e consegna dei farmaci a domicilio, compagnia e passeggiate, piccole commissioni e spesa.
Infatti, per quanto autosufficienti, le persone anziane all’occorrenza possono sentire la necessità di un aiuto pratico per gestire le incombenze quotidiane: sapere di poter contare su una rete di assistenza aumenta il senso di sicurezza e di inclusione sociale.
E oggi le soluzioni offerte dalla tecnologia possono essere un aiuto in più anche in questo.
Tecnologia amica: app, servizi e prodotti che migliorano la vita delle persone anziane
La tecnologia di oggi conta numerosi strumenti per le persone anziane autosufficienti. Ecco alcuni dei più diffusi e interessanti:
- Assistenti vocali
Smartphone, app e assistenti vocali stanno diventando strumenti indispensabili per rendere più semplice la vita di tutti. Grazie ai comandi vocali, questi dispositivi permettono di gestire in maniera intuitiva molte attività quotidiane, come impostare promemoria per ricordare di assumere farmaci, cercare informazioni e comunicare con persone lontane. - Sistemi domotici
I sistemi di domotica permettono di controllare luci, riscaldamento e persino elettrodomestici tramite smartphone o comandi vocali. - Dispositivi indossabili per il monitoraggio della salute
Applicazioni e dispositivi wearable (come orologi smart e sensori di attività) aiutano a tenere sotto controllo i parametri vitali, come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
- Applicazioni per comunicare
Le piattaforme digitali e le app di messaggistica permettono alle persone anziane di rimanere in contatto con familiari e amici. Videochiamate, messaggi e condivisione di contenuti aiutano a sentirsi meno soli, anche se distanti. - Corsi online
Internet dà l’opportunità di accedere facilmente a informazioni utili, corsi online e programmi di formazione continua: occasioni preziose per rimanere aggiornati e apprendere nuove competenze digitali.
Grazie a questi strumenti, la tecnologia diventa un alleato per le persone anziane autosufficienti, che possono vivere con maggiore indipendenza e sicurezza nella loro casa.
Sicurezza in casa e all’esterno
Un tema delicato che chiama in causa aspetti pratici e psicologici riguarda la possibilità di continuare a vivere nella casa di sempre e di poterne godere anche quando l’età avanza. È un’aspirazione legittima per le persone anziane del tutto o in parte autosufficienti, che preferiscono evitare la residenza permanente in una struttura o all’interno dell’abitazione di figli o altri familiari, con tutte le implicazioni psicologiche derivanti dalla perdita di autonomia e privacy.
Alcuni comuni hanno già avviato delle iniziative per permettere alle persone anziane di non lasciare la propria casa, condividendo la propria abitazione. Un esempio virtuoso viene da Milano con il progetto “Prendi in casa”, che prevede la convivenza di studenti non residenti, famiglie e persone anziane autosufficienti sotto forma di mutuo aiuto: la persona anziana o la famiglia offre uno spazio nella sua abitazione, in cambio riceve un contributo economico per le spese di casa e soprattutto aiuto e compagnia.
Ma quando la casa diventa un ostacolo all’autosufficienza, allora è il momento di prendere in considerazione interventi migliorativi per rendere l’abitazione più sicura. Sono molto utili tutti i sistemi di allarme, controllo e gestione facilitata degli apparecchi presenti nell’abitazione, dai pratici device touch screen fino ai sistemi domotici più sofisticati. Oltre a questi, sono importantissimi anche gli ausili per il bagno: uno degli ambienti casalinghi fondamentali per la cura di sé, ma dove si verificano molti incidenti domestici. Anche i sistemi che migliorano l’accessibilità in casa possono trasformare un’abitazione con scale e barriere architettoniche, in un luogo confortevole per tutti. Per esempio, le poltroncine montascale sono state progettate per restituire alle persone anziane con lievi difficoltà motorie, la libertà di vivere la propria casa pienamente, senza rivoluzionarne l’assetto.
Autonomia e autodeterminazione: il diritto delle persone anziane di decidere per sé
Quando una persona cara invecchia, il primo istinto di chi le vuole bene, spesso, è quello di intervenire nelle sue scelte. Ma se si tratta di una persona anziana autosufficiente, è importante ricordare che ha il diritto di essere autonoma e decidere per sé.
La persona anziana che vive in famiglia, in coppia o da sola, infatti, deve potersi gestire in maniera indipendente, sentirsi sicura in casa e fuori e ricevere aiuto solo quando necessario.
Dignità, autodeterminazione e partecipazione sono i diritti di cui tutte le persone anziane devono poter beneficiare:
- dignità, perché dipendere dagli altri per alcune cure non deve significare la perdita di autonomia e del rispetto altrui
- autodeterminazione, perché tutti hanno il diritto di fare le proprie scelte e vedere rispettate le proprie volontà
- partecipazione, perché tutti, indipendentemente dall’età, hanno il diritto di dare il proprio contributo alla società
È essenziale che i familiari e i caregiver rispettino questi diritti, supportando la persona anziana con empatia e responsabilità, perché stia bene, si senta libera, partecipe e supportata dalla propria famiglia.