I diritti degli anziani

I diritti fondamentali di tutti, anche di chi non è autosufficiente, e il ruolo dei familiari
Sebbene l’aumento dell’aspettativa di vita sia ritenuto un successo per la medicina e per il mondo moderno, questo comporta per la nostra società nuove sfide, che sono già sotto i nostri occhi e che un domani avranno ripercussioni. Le persone anziane rappresenteranno, con il passare del tempo, una fetta sempre più consistente della popolazione mondiale. Ma se già oggi, spesso, si associa il concetto di anzianità alle difficoltà legate all’età che avanza, allora come affronteremo il futuro?
Può sembrare incredibile, ma purtroppo si verificano ancora situazioni in cui i diritti fondamentali vengono meno. Nel caso degli anziani questo accade specialmente quando la persona non è completamente autosufficiente. È quindi importante conoscere i loro diritti e i doveri dei familiari con cui convivono e che spesso li assistono.
La Carta dei diritti fondamentali delle persone anziane
Prima di tutto è bene ricordare – specialmente quando siamo di fronte ad anziani con problemi di salute o di mobilità, o in generale non completamente autosufficienti – che si tratta sempre di persone alle quali vanno riconosciuti i diritti fondamentali della società moderna.
Questa può sembrare un’ovvietà, ma, come abbiamo detto, non è raro imbattersi in situazioni in cui i diritti basilari vengono pressoché negati anche alle persone nella terza e quarta età.
Proprio per questo non è scontato nemmeno citare la Carta dei diritti dell’Unione Europea – che, all’articolo 25, parla di diritti degli anziani, affermando che “l’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale” – e la Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure e assistenza a lungo termine (detta anche “Carta dei diritti dell’anziano”), che contiene gli articoli fondamentali a loro tutela. Quest’ultimo documento, proposto nell’ambito del programma europeo DAPHNE, evidenzia che la maggior parte delle persone anziane fragili in Europa sono donne, così come i due terzi degli anziani di età superiore agli 80 anni. Più di un terzo ha l’Alzheimer o la demenza, una condizione che le rende più vulnerabili agli abusi.
Con la pubblicazione di questi due documenti si è quindi voluto rimarcare i diritti fondamentali delle persone anziane: dignità, indipendenza e partecipazione.
Vediamo ora più nello specifico quali sono questi diritti, che valgono sia quando gli anziani vivono nella propria abitazione sia quando sono ospiti di una casa di riposo.
Diritto alla dignità, alla libertà e all’autodeterminazione
Poter condurre una vita dignitosa e godere delle proprie libertà è particolarmente importante per le persone anziane che, spesso, per problemi di salute, si trovano a dover dipendere dall’aiuto di altri soggetti, familiari o meno.
Anche in questi casi gli anziani hanno diritto a dignità, libertà e benessere psicofisico. Dipendere dagli altri per alcune cure non deve significare la perdita di autonomia e del rispetto altrui.
Direttamente legato a questo tema è il diritto all’autodeterminazione. Anche quando ci si trova a dover dipendere da altri, si ha diritto a fare le proprie scelte e a vedere rispettate le proprie volontà.
Diritto al consenso informato, all’informazione e alla privacy
Inoltre, è fondamentale il diritto al consenso informato e all’informazione. Benché a volte costrette ad affidarsi ad altri per cure e per svolgere attività quotidiane, le persone anziane hanno sempre il diritto di venire informate in maniera corretta e consapevole, per esempio sui trattamenti da intraprendere, sugli aiuti necessari e sulle loro condizioni di salute.
Allo stesso tempo la persona anziana che viene assistita ha sempre diritto al completo rispetto della propria privacy e a ricevere cure appropriate alle sue condizioni nel rispetto dei suoi desideri.
Non si tratta solo di salute fisica, perché le persone anziane hanno anche il diritto di partecipare alla vita sociale e alle attività culturali che desiderano e l’età non può essere considerata una discriminante.
Diritto di partecipare alla vita sociale
Gli anziani devono essere inclusi nella società, devono poter portare il loro contributo ed esprimere convinzioni e valori come farebbe chiunque altro.
Quelli elencati sono in realtà i diritti di tutti, indipendentemente dall’età. Ma nel caso degli anziani devono essere ribaditi proprio per evitare che vengano negati quando questi dipendono dall’assistenza di altri.
Strettamente intrecciati ai diritti, vediamo ora quali sono i bisogni principali nella terza e quarta età.
Quali sono i bisogni delle persone anziane e il ruolo dei caregiver
Col mutare dell’età, cambiano anche i bisogni. Per esempio, nella terza e quarta età cambiano le necessità legate all’alimentazione, di solito più leggera e frugale. Cambia anche il modo di prendersi cura della propria igiene, di muoversi e di comunicare: gli spostamenti sono a volte meno frequenti, le occasioni per socializzare non sempre semplici da trovare. Il bisogno di parlare e condividere esperienze, importantissimo a tutte le età, da anziani diventa l’occasione per uscire di casa, frequentare altre persone ed evitare l’isolamento che spesso prova chi vive solo e ha i figli lontani.
Dunque, il ruolo dei caregiver, le persone che si prendono cura degli anziani, è anche quello di accompagnarli in questi delicati cambiamenti, nel rispetto dei loro diritti fondamentali.
A tal proposito risulterà utile approfondire un altro aspetto e vedere quali sono i diritti e i doveri dei familiari che assistono persone anziane. Come devono comportarsi, quali aiuti possono richiedere e quali diritti della persona anziana non possono dimenticare?
I doveri dei familiari e gli strumenti per difendere i diritti degli anziani
Le persone anziane hanno diritto non solo a ricevere cure appropriate, ma anche ad essere assistite dai propri figli nel momento del bisogno.
Non conta quanti siano i figli e chi di loro effettivamente si faccia carico dell’assistenza. L’importante è che la persona anziana sia aiutata dai propri familiari, quando necessario, e non sia abbandonata a se stessa.
Questo significa, per esempio, che se la persona anziana ha bisogno di un aiuto per muoversi, i figli dovranno occuparsene e valutare le varie opzioni: potrebbero usufruire di un assistente a domicilio che aiuti la persona nei movimenti, oppure potrebbero decidere di installare un montascale a poltroncina per facilitare gli spostamenti in casa. Se ci sono problemi di salute che costringono la persona a letto, i familiari potrebbero decidere di occuparsene personalmente oppure di rivolgersi ad associazioni o strutture esterne nate per fornire assistenza agli anziani.
In ogni caso, e qualunque sia l’opzione scelta, l’importante sarà fornire assistenza alla persona, rendendola consapevole della propria condizione, senza negare le sue libertà.
Non finisce qui: il diritto all’assistenza diventa ancora più importante nei casi in cui sia diagnosticata una demenza senile.
Se la diagnosi non è così grave da comportare il ricovero in una struttura apposita, la persona anziana potrà continuare a vivere in casa propria o presso i figli, prendendo le giuste precauzioni, affinché l’ambiente sia sicuro e confortevole.
Nel caso si opti per il ricovero, il soggetto ha il diritto, se le sue condizioni glielo permettono, di decidere quando e dove farsi ricoverare.
Il dovere di assistenza
Infine non dimentichiamo che gli anziani hanno diritto anche a un aiuto economico da parte dei figli, quando, per esempio, non si ha la pensione o quando quella percepita non è sufficiente al sostentamento. Anche quando si soffre di gravi problemi di salute che non permettono più di lavorare, i figli hanno il dovere, se è loro possibile, di fornire un aiuto economico. Questo dovrà essere proporzionato alle condizioni economiche di ciascuno, e sarà da suddividere in caso i figli siano più di uno.
Qualora gli stessi figli non abbiano i mezzi economici per aiutare il genitore anziano, sarà loro dovere almeno offrirgli ospitalità nella propria casa. Nel caso in cui non venga raggiunto alcun tipo di accordo tra i soggetti obbligati, potrà intervenire un giudice.
Come difendere i diritti degli anziani?
I diritti degli anziani sono tutelati dalla legge. In Italia, è la famiglia che per prima deve assicurarsi che vengano rispettati. È un obbligo legale. Per esempio, come abbiamo visto, se un figlio non ha i mezzi per versare gli alimenti al genitore anziano, può ospitarlo e mantenerlo in casa per rispettare il suo obbligo di assistenza.
Se l’anziano non ha figli e parenti, la tutela dei suoi diritti spetta allo Stato e quindi alle Asl territoriali e ai Servizi Sociali del comune di residenza. Esistono poi associazioni come ADA, L’Associazione per i diritti degli anziani, a cui rivolgersi per un aiuto.
I diritti di chi dà assistenza
Dopo aver esaminato i doveri dei familiari nei confronti delle persone anziane, ricordiamo che anche chi dà assistenza ha dei diritti. Ci sono in particolare degli strumenti con cui i familiari possono effettivamente difendere i loro diritti e quelli dei parenti anziani.
Un esempio è l’indennità di accompagnamento, un risarcimento economico che viene riconosciuto se il soggetto non può deambulare in maniera autonoma e ha quindi bisogno costantemente dell’aiuto di un accompagnatore, oppure se in generale si tratta di una persona che ha bisogno di continua assistenza per compiere tutte le azioni quotidiane.
Per ottenere l’indennità di accompagnamento ci si deve rivolgere all’ASL, facendo fare domanda direttamente al soggetto interessato oppure al suo legale rappresentante o tutore.
Un altro strumento molto utile è la legge 104 che consente ai familiari di richiedere permessi speciali per potersi assentare dal lavoro e dare assistenza alla persona anziana. Per tutte le informazioni bisogna rivolgersi all’INPS oppure direttamente al datore di lavoro.
Infine non dimentichiamo che le persone anziane possono usufruire dell’esenzione dal ticket sanitario. I casi però possono variare da regione a regione, per questo per informazioni consigliamo di contattare direttamente l’ASL.
In conclusione, come abbiamo visto, i diritti degli anziani non sono che un’affermazione di quelli che già tutti noi abbiamo come persone. È necessario però porre l’attenzione sul tema specifico dei diritti degli anziani, per capire quando questi vengono violati e cercare di evitare situazioni simili in futuro.