La relazione con suocera e suocero anziani

I consigli degli psicologi

“Fra suocera e nuora ci si sta in malora” scriveva Giovanni Verga ne I Malavoglia, documentando il fatto che, ieri come oggi, la relazione con i suoceri – e soprattutto con la suocera – è spesso conflittuale, tanto da generare tensioni nella coppia. 

Alcune persone si lamentano perché la suocera è troppo invadente, altre perché il suocero vuole avere l’ultima parola su tutto e spesso si accusa il partner di parteggiare per il genitore e di non considerare il punto di vista del compagno o della compagna. È una tensione che può protrarsi nel tempo, anche quando la coppia supera i 50 anni, i figli sono adolescenti o adulti, mentre i suoceri entrano nella terza e quarta età ed iniziano ad avere bisogno di un aiuto. 

Abbiamo cercato in rete, fra le opinioni di diversi psicologi specializzati nelle relazioni familiari, per capire quali possano essere le cause di queste incomprensioni e trovare alcuni spunti utili per avere una relazione serena con il suocero e la suocera anziani.

Suoceri invadenti: è un problema di emancipazione

Secondo molti professionisti, la relazione problematica con i suoceri nasce dalla mancanza di indipendenza di uno o di entrambi i partner dalla famiglia di origine

È un’emancipazione non sempre facile da raggiungere e che coinvolge diversi aspetti pratici ed emotivi della vita di una persona: scegliere da soli la casa in cui abitare, essere economicamente autosufficienti, saper fare le proprie scelte, avere una visione autonoma della realtà e saper distinguere quello che si desidera davvero dalle aspettative degli altri. 

Se manca questa indipendenza, le opinioni dei genitori, le loro azioni e scelte interferiscono con la coppia, condizionando la relazione fra i due partner. Gli psicologi sottolineano che questi ultimi dovrebbero cercare di instaurare un dialogo aperto fra loro, fare squadra per stabilire le priorità della propria famiglia, senza contrapporsi a genitori e suoceri, ma ponendo dei confini chiari fra il loro nucleo familiare e le possibili ingerenze delle famiglie d’origine, eventualmente rivolgendosi anche ad uno psicoterapeuta. 

Infatti, se i due partner non riescono ad emanciparsi dalla famiglia di origine già nei primi anni, il legame di dipendenza si protrarrà e sarà difficile porre dei limiti alle richieste dei suoceri, una volta diventati anziani. Da un lato i figli possono sentirsi in dovere di ricambiare i genitori per la presenza ed il sostegno ricevuti per tutta la vita. Dall’altro i genitori, una volta entrati nella terza e quarta età, spesso si aspettano questo riconoscimento che inevitabilmente influenza anche le dinamiche familiari e di coppia: non è raro infatti che i suoceri anziani vadano a vivere in casa dei figli o vicino a loro. 

Quindi, dicono gli psicologi, l’origine del conflitto non è da ricercare tanto nel rapporto con la suocera invadente o col suocero all’antica, ma nel mancato distacco del partner dalla sua famiglia di origine e prima si pongono le basi per allentare questo legame di dipendenza, prima è possibile instaurare una relazione serena. 

Il rapporto con la famiglia di origine: differenze, nuovi equilibri, nuovi confini da delineare

Il rapporto di coppia non può prescindere dal rapporto con le famiglie in cui sono cresciuti i due partner. Ognuno di loro ha un vissuto familiare, una storia di relazioni, aspettative, codici riconosciuti e condivisi che spesso sono differenti da quelli dell’altro

In alcuni casi, nonostante questa diversità, si riesce ad instaurare un rapporto positivo e un dialogo sereno con i suoceri. In altri invece la relazione con i genitori del partner può diventare conflittuale e influenzare negativamente il rapporto di coppia. Questo avviene soprattutto nei momenti di difficoltà che i due partner devono affrontare nel corso della loro evoluzione in quanto nucleo familiare: la formazione della coppia, a cui può seguire la nascita dei figli, che ad un certo punto crescono e diventano adolescenti (nucleo con figli adolescenti) e poi adulti (famiglia con figli adulti). Infine, il ciclo termina con il nucleo familiare nell’età anziana. Le relazioni con i suoceri e con il partner quindi, tendono ad evolvere a mano a mano che l’organizzazione familiare e le esigenze di vita cambiano, e spesso i problemi sorgono con la nascita dei figli

In questa fase la coppia deve riassestarsi su un nuovo equilibrio e per farlo ha bisogno di un aiuto nella gestione dei bambini, che può essere economico e organizzativo. Ecco allora che i suoceri, diventati nonni, vengono coinvolti attivamente nella vita familiare. Sono loro che in molti casi tengono i nipoti quando i genitori devono rientrare al lavoro dopo il congedo parentale, li portano a scuola e a fare sport e li aiutano nei compiti. Una responsabilità che li legittima a dare consigli e pareri sull’educazione dei nipoti e la gestione della casa. Secondo gli psicologi sostengono è normale che i nonni dicano la loro, e anche quando esagerano, sta nei genitori riuscire a svincolarsi dal loro giudizio e a fare fronte comune per proteggere le loro scelte educative. 

A volte poi il nuovo nucleo familiare si trasferisce vicino ai genitori di uno dei due partner o addirittura nella stessa casa, legando ancor di più la nuova famiglia ad una di quelle di origine. In questo modo però, sostengono gli psicologi, diventa ancora più difficile allentare il legame di dipendenza e vivere sotto lo stesso tetto può esacerbare una relazione già difficile con i suoceri, condizionando la quotidianità della famiglia. 

La lontananza quindi aiuta? Dipende, dicono i professionisti, evitare una vicinanza molto stretta può contribuire a ridurre la dipendenza dalla famiglia di origine, ma non è sufficiente. 

Bisogna anche indagare i legami affettivi che uniscono figli e genitori, tenendo conto del fatto che, quando i propri cari diventano anziani e non più autosufficienti, il carico emotivo e di responsabilità della coppia aumenta e anche chi ha raggiunto una buona indipendenza emotiva ed economica dalla famiglia di origine deve ritrovare, ancora una volta, un nuovo equilibrio per sé e per il proprio nucleo familiare.

Il rapporto con i suoceri nella terza e quarta età: alcune riflessioni per mantenere relazioni serene

Come delineare dei confini chiari e trovare un equilibrio che soddisfi tutte le persone coinvolte? Non è semplice, dicono gli psicologi, e per riuscire ad avere una relazione serena è importante che i due partner continuino a dialogare tra loro e siano uniti nel difendere la loro famiglia – non contro i suoceri – per perseguire il progetto di vita deciso insieme, tenendo in considerazione le emozioni di tutti. 

Da un lato, ci sono i genitori e i suoceri anziani, che vorrebbero rimanere autonomi e conservare la loro identità adulta. A volte rifiutano l’avanzare dell’età e non vogliono aiuto da nessuno, anche se per forza di cose hanno bisogno di assistenza. La loro è paura di perdere il controllo e per questo si sentono frustrati, soprattutto se nel corso della vita sono sempre stati indipendenti e di aiuto per gli altri. Oppure, all’opposto, cadono in depressione e si lasciano andare. Questi sentimenti dolorosi dovrebbero essere riconosciuti e compresi dai figli e dai loro partner. Perché spesso, dicono gli psicologi, dietro una suocera invadente o un suocero prepotente ed egoista c’è una persona che ha paura e che soffre. Mettersi nei loro panni aiuta a sorvolare su alcuni atteggiamenti e richieste percepiti come offensivi o eccessivi.

Dall’altro ci sono i due partner, che non sanno come aiutare il genitore anziano. Non sono più solo genitori dei propri figli, ma anche genitori dei propri genitori e per estensione a volte anche dei suoceri. Si sentono impotenti, vorrebbero più spazio per loro e per questo provano un forte senso di colpa, dolore, rabbia e frustrazione. È una situazione estremamente stressante in cui è importante chiedere aiuto, dicono gli psicologi, soprattutto quando l’anziano non è più autosufficiente. 

È un carico che non si può portare da soli, ma va condiviso con la comunità sociale – medici, psicologi, servizi assistenziali – per sollevare i figli ed i loro partner da una mole di responsabilità che potrebbe mettere a rischio l’equilibrio familiare costruito negli anni.